I primi segnali del Napoli che sarà

Su Il Mediano Sport.

Dal ritiro di Dimaro e dalle prime amichevoli arrivano i primi segnali del Napoli che sarà. I primi acquisti, Reina, Valdifiori, Allan, Chiricheș, Hysaj e il prestito di Gabriel, le prime partenze (definitive o non), Gargano, Britos e Zapata. Manca ancora un intervento in difesa, forse due, forse una possibile partenza in attacco e un arrivo. E la rosa dovrà essere sfoltita ulteriormente, probabile partenza per El Kaddouri, Inler, Zuniga, Vargas, Rafael, Andujar. Abbiamo assistito alle prime amichevoli, soltanto l’ultima contro un avversario degno di questo nome. Il Napoli soccombe a Nizza, ma mostra buone cose, il resto ha poca importanza, perché si incontravano due squadre con livelli di preparazione totalmente diversi, dato che il campionato francese è imminente. Comunque il ritiro di Dimaro ci può aiutare per iniziare a capire il Napoli di Sarri.

Si è scritto di un Napoli in cerca di equilibrio (ci aveva provato anche Benitez), e si legge di un lavoro più attento sulla difesa, croce del Napoli delle ultime due stagioni. La strada per l’equilibrio è tortuosa per questo Napoli. Sarri ha iniziato da lì. Dal reparto più debole. Dai gol con Palermo, Empoli, Cagliari, Verona, ecc. ecc. Il maggior equilibrio e il giocatore in più a centrocampo probabilmente ridurranno il potere di fuoco (il Napoli forse segnerà meno di 100 gol durante la stagione che sta per iniziare). Ma al contempo gli azzurri potrebbero evitare quelle sciagurate partite della scorsa stagione. Il nuovo tipo di modulo prevede movimenti diversi, una trama di gioco diversa, giocatori in posizioni diverse. Cambia molto nel nuovo Napoli. Abbiamo visto provare in allenamento la difesa con palla scoperta, sorvegliata dal drone di Sarri. Il 4-2-3-1 di Benitez, il gioco lento, col giro palla dei difensori verso le fasce per mettere in moto le ali azzurre, il sin prisa pero sin pausa, per dirla alla Benitez, sono il passato. Il presente è un gioco più fulmineo, meno ampio nella manovra, atto a servire i 3 uomini in avanti con passaggi veloci, e fatto di scambi stretti tra gli attaccanti. E Valdifiori (o Jorginho, il suo sostituto naturale) è l’uomo cruciale in questa fase di gioco, il direttore dell’orchestra Napoli, il fulcro del gioco azzurro, il polo accentratore della manovra del nuovo Napoli, la strada dove buona parte del gioco di Sarri deve passare. Ma sicuramente, si dovranno trovare delle alternative quando Valdifiori verrà impossibilitato a gestire la palla. Quindi, palla a Valdifiori, 1 tocco, il secondo a servire gli uomini in avanti.

Il mister ha iniziato il ritiro provando i suoi con un 4-3-1-2 e un 4-3-3, ha poi abbandonato il secondo schema e nell’ultima fase del ritiro ha iniziato a provare il cosiddetto albero di Natale, il 4-3-2-1, se ne potrebbero giovare i piccoletti di qualità in rosa. Insigne e Hamsik hanno chiesto, esplicitamente, di essere provati come trequartista, il primo, e mezz’ala sinistra, il secondo. Nelle loro uscite in amichevole hanno mostrato buoni movimenti, Insigne anche qualche gol. Il mister li sta provando e vedremo se potranno interpretare i ruoli in situazioni normali, contro avversari reali. Insigne potrebbe trovarsi più spesso dinanzi alla porta, e Hamsik avere campo davanti a se per le sue sgroppate, e migliorarsi (anche se abbiamo già scritto di come la sua ultima stagione sia stata una delle sue migliori). Ma per lo slovacco come andrà in fase contenitiva? L’abbandono del 4-3-3 potrebbe essere dovuto alla difficoltà che Hamsik avrebbe nel coprire le tre punte, e l’albero di Natale sarebbe un’alternativa per favorire il gioco dello slovacco. Mertens viene considerato una seconda punta. Da capire il destino di Callejon, anche se a detta del mister lo spagnolo si è immedesimato nel nuovo ruolo di mezza punta, e una sua partenza, data per certa ad inizio ritiro, sembra veramente lontana. Ma i conti non mi tornano, il Napoli avrebbe bisogno di una punta centrale di riserva, tipo Zapata? E questo eventuale acquisto in avanti dovrebbe portare alla cessione di qualcuno in avanti. Nel frattempo qualche noia fisica per qualche azzurro, probabilmente dovuta ai carichi di lavoro maggiori di quelli degli ultimi anni. Reina è fuori dai giochi, i miei dubbi sullo spagnolo riguardavano soltanto la sua stabilità fisica, speriamo di averlo arruolabile per l’intera stagione. Mentre Higuain, dopo le fatiche sudamericane, si è presentato in gran forma.

L’impressione è che il Napoli sia ancora molto simile al solito Napoli, il gioco in avanti è fulmineo ed efficace, i mostri del nostro attacco, e con Higuain sarà ancora meglio, hanno recepito subito i movimenti, e il piede di Valdifiori è luce nel deserto. La fase difensiva è ancora in stallo, i movimenti non sono semplici, e la via dell’indottrinamento Sarriano è ancora lunga. Probabilmente un difensore di livello superiore a quelli che il Napoli ha in rosa potrebbe aiutare, ma certi difensori costano troppo. Stagione di scommesse: mister, direttore sportivo, modulo, tanti nuovi giocatori. Ma altrettante sicurezze: in avanti  il Napoli è l’uomo nero delle favole, un licantropo illuminato da una bella luna piena, un vampiro in un lago di sangue. L’esaltazione o la disperazione possono aspettare le prime uscite ufficiali, ad inizio campionato inizieremo a capire le ambizioni di questa squadra. Nel frattempo Aurelio de Laurentiis spera di vincere tutte le sue scommesse, e anche noi ci speriamo.

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2 risposte a I primi segnali del Napoli che sarà

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