Napoli – Sassuolo, ed è come sentirsi più giovane di 2 anni

insigne_nap-sassCome sentirsi più giovane di 2 anni, è questa la sensazione di molti tifosi napoletani. Sarebbe bello poter ritornare nel proprio passato, sentire meno lo scorrere degli anni, pensare di poter fare quello che era più semplice solo 2 anni fa, alzarsi dal letto con meno dolori di schiena, alzarsi nel letto di casa, e non a 2000 km di distanza, sentirsi mentalmente più pronti e veloci. Chi non vorrebbe riguadagnare il tempo perduto, semplicemente ritornando nel passato, entrando in una cabina di un telefono pubblico oppure salendo su una DeLorean. E’ quanto basta per far sentire il sottoscritto più giovane, anche solo di 2 anni. Al Napoli riesce anche questo. Trasporta i suoi tifosi in viaggio nel tempo, senza cabina del telefono e senza DeLorean.  Sono passati 2 anni, e il Napoli mi fa riprovare le stesse sensazioni, quelle di un epoca recente, ma lontana nei patimenti, la seconda annata di Benitez. Lontana, perché sostituita nella scorsa stagione dall’epoca del Napoli dei record.

E’ da qualche settimana che ho queste sensazioni, è da un bel pezzo che questo Napoli produce tanto, fa un bel gioco, attacca, quasi sempre in maniera egregia, ma sbaglia in fase difensiva, si addormenta, non ha la grinta necessaria. E’ anche sfortunato, e non si fa mancare nulla. Non si fa mancare errori individuali dei difensori, rilanci sbilenchi, papere del portiere, e retropassaggi illuminanti per gli attaccanti avversari. E la partita col Sassuolo è l’emblema di quanto più odioso ci possa essere. L’inspiegabile assume nella partita di ieri la sua massima realizzazione. La partita col Sassuolo dimostra quanto si possa fare bene in termini di gioco, splendendo nel possesso palla, nella precisione dei passaggi, nei tiri in porta, e in tutte le altre statistiche rilevanti, concedendo veramente poco agli avversari, ma portando a casa un misero pareggio. La partita col Sassuolo merita veramente poca attenzione, perché questa squadra raccoglie molto meno di quanto produca. Comincia a diventare difficile spiegare come questa squadra abbia riproposto lo stesso copione su palcoscenici differenti. E probabilmente, con i neroverdi è andata di scena la miglior partita azzurra degli ultimi tempi. Ho visto trame di gioco molto dettagliate e veloci, che hanno portato dinanzi al portiere gli avanti azzurri. Ma il Napoli spreca molto, spreca troppo, e infila la porta avversaria solo in un’unica occasione, con un tiro da fuori di Insigne. Nel secondo tempo la storia continua, c’è solo Napoli. Il Sassuolo stabilirà molti suoi record negativi stagionali. Sembra una partita che si possa gestire con tranquillità, ma non sarà così. A dieci minuti dalla fine arriva la sorpresa, il gol che non ti aspetti, che ti lascia inerme, senza spiegazioni, senza ragione, senza verità.

E tutto ciò mi porta alla mente la seconda stagione di Benitez. Benitez ha avuto tanti meriti, soprattutto se si fa riferimento ai risultati ottenuti nella sua prima stagione: 2 delle 3 coppe vinte nell’era de Laurentiis e un terzo posto. A lui si deve l’arrivo di Higuain e degli spagnoli, a lui un’idea nuova di calcio. A lui si deve una semifinale storica di Europa League. Ma il secondo anno è un ricordo troppo traballante. Il Napoli si mostrò incerto, troppo incerto, pur giocando un discreto calcio. Era come un servizio di cristallo, bello, ma fragile. E bello e fragile è questo Napoli. Questo Napoli di Sarri, pur giocando meglio di quello di Benitez, scopre gli stessi difetti, gli stessi numeri disastrosi in fase difensiva. Il secondo Sarri, come il secondo Benitez, il primo Sarri come il primo Benitez. Troppe similitudini. Troppe cose che non tornano per non pensare che, oltre ad una maledetta sorte avversa, si nasconda qualche cosa di più concreto. Gli azzurri non aiutano le proprie statistiche, perché la psicologia collettiva di squadra e quella dei singoli soffrono di qualche malanno. Perché il problema non è solo il singolo difensore, o la mancanza di un attaccante dal gol facile. Il problema è anche e soprattutto nella testa di questi uomini, nella testa di Sarri. E qual è l’unica cosa positiva di questa faccenda? Che mi sento più giovane. E’ come sentirsi più giovane di 2 anni.

Anche su Il Mediano Sport.

Questa voce è stata pubblicata in La Partita e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Una risposta a Napoli – Sassuolo, ed è come sentirsi più giovane di 2 anni

  1. Pingback: Sarri e Benitez: i numeri della fase difensiva | La mia sul Napoli

Lascia un commento