Napoli – Carpi 1 – 0, superata la prova di maturità, è il momento della prova di superiorità

Soccer: Serie A; Napoli-CarpiI tifosi accolgono gli azzurri indossando delle maschere del volto di Koulibaly, per dimostrare la propria solidarietà al giocatore francese, per i fatti avvenuti all’Olimpico di Roma. La partita si preannuncia da subito di difficile risoluzione, il Napoli fa girare palla e gli avversari si difendono in massa, tentando il lancio lungo per ripartire. Gioca solo il Napoli, che nella prima parte del primo tempo macina tanto gioco, ma cala nel finale di tempo. Gli azzurri riescono ad arrivare al tiro, con belle manovre, ma le conclusioni non sono mai nette e pulite, opportunità per Higuain, Callejon e Insigne. Callejon si è accentrato spesso, arriva spesso al colpo di testa, la palla non centrerà mai lo specchio della porta. C’è anche un possibile fallo di rigore ai danni dello spagnolo, viene trattenuto in area, ma l’arbitro non vede. Higuain è accerchiato, è costretto a rientrare e appoggia i suoi, triangola per favorire il compagno che viene da dietro.

Inizia il secondo tempo, gli azzurri non devono perdere le speranze, devono continuare a giocare, più velocemente, per poter aggirare la difesa avversaria, o devono attendere un episodio favorevole. Koulibaly ricambia l’affetto del pubblico con un’ottima performance, in difesa è sempre pronto a salvare la situazione con i suoi interventi provvidenziali e si fa vedere anche dalle parti del portiere avversario. Pericolo di Mancosu, Albiol prima si fa superare in velocità e poi recupera. Che salvataggio di Koulibaly, sarebbe stata un’occasione pericolosa per i biancorossi. La partita non si sblocca, potrebbe finire come all’andata? Ci si mette anche il guardialinee, cross in profondità di Hamsik, Callejon si inserisce come sa fare, parte sulla linea, è gol, ma l’assistenze alza la bandierina e l’arbitro annulla il gol. Nemmeno Higuain ce la fa, attende la palla, si crea lo spazio, si gira, tira, ma Belec respinge. Ma la svolta della partita è vicina, l’arbitro assegna il secondo giallo a Bianco che stende Insigne, non è chiaro quanto determinante sia il suo fallo, ma il Carpi resta in 10. Entra inaspettatamente Mertens per uno dei migliori in campo, Callejon. Gli uomini di Sarri premono gli avversari nella propria area, ma sono poco precisi nella finalizzazione delle azioni. Ma finalmente la partita si sblocca. Calcio d’angolo di Valdifiori, Koulibaly viene trattenuto e steso, è rigore. Higuain va sul dischetto, tira nell’angolo alla destra del portiere, e tocca vetta 24 gol in 24 presenze! 6 partite consecutive a segno per il Pipita. Ma dove vuoi arrivare Pipa? Il Napoli è oramai in possesso della gara, e gli avversari sbagliano molto. Ancora occasioni per il Napoli, quanti errori, gli azzurri non chiudono la gara, Higuain viene servito in velocità, è davanti al portiere, pallonetto floscio, nulla di fatto. Nel finale entrano Gabbiadini per Higuain ed El Kaddouri per Insigne.

Il Napoli risponde alla Juventus, che vince per 0-2 col Frosinone. Il Napoli vince una partita difficile, perché riesce a non sottovalutare l’impegno, pensando partita dopo partita, proprio come Sarri chiede ai suoi. E vincere contro avversari che costruiscono muraglie in difesa per limitare il gioco avversario non è mai facile. L’arbitraggio non è perfetto, mancano all’appello un rigore a favore del Napoli nel primo tempo e un gol annullato a Callejon nel secondo tempo. Forse è stata eccessiva l’espulsione di Bianco, ma il rigore su Koulibaly è netto. Su tutti Koulibaly e Callejon sugli scudi, Insigne meno incisivo del solito, Allan ha corso tanto, bene il resto della difesa.

Superato il record di 7 vittorie consecutive, sugli albi della storia del Napoli dovrà essere modificata la statistica, non più 7 partite consecutive, ma 8, non più 1987/1988, ma 2015/2016. Il Napoli dimostra di non sottovalutare questo tipo di partite, dimostra di essere una squadra matura per un sogno. Superata la prova di maturità, è il momento della prova di superiorità, mente e cuore a sabato prossimo, lo Juventus Stadium è la meta napoletana. Gli azzurri si accingono a giocare la gara più importante della storia della SSC Napoli, o quantomeno di questo nuovo corso societario. Mancano ancora molte partite, ma con due punti di vantaggio, il Napoli si presenta a cospetto dei campioni con la forza e la consapevolezza per poter vincere e cominciare a pensare seriamente al tricolore. E’ ancora un sogno, continuiamo a sognare, prima o poi i sogni si avverano.

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