Genoa – Napoli 0 – 0, il Napoli rallenta, ma va a punti da 13 partite

Soccer: Serie A; Genoa-NapoliAl Ferraris è la sfida del gemellaggio in cui l’azzurro del Napoli si incontra con il rosso blu dei grifoni genoani (vedi servizio al minuto 3:10 del TG de Il Mediano Sport), ma sul campo è lotta intensa e senza risparmiare colpi. Questo è almeno l’approccio alla gara degli 11 di Gasperini, che difendono bene e in maniera attenta, pressando alto gli azzurri, che oggi sembrano un po’ sottotono. L’azzurro acceso delle ultime prestazioni viene sbiadito dall’organizzazione e dalla forza difensiva del Genoa di Gasperini, che riesce a strappare un pareggio. Il Napoli di Sarri, dal canto suo, difende bene, ma sbaglia tanto in attacco. Una giornata anormale degli azzurri o una grande prestazione dei genoani? Difficile da dire, ma sta di fatto che il rallentamento è sempre dietro l’angolo, e la corazzata azzurra deve lasciare 2 punti a Genova, e liscia l’aggancio al primo posto. Di contro, ad addolcire il boccone amaro ci pensa il tredicesimo risultato utile consecutivo in stagione. I numeri della partita sono comunque a favore degli azzurri, dal possesso palla alle conclusioni e le occasioni da rete.

Nel primo tempo il Napoli va vicino al gol con Callejon, tiro a giro di sinistro, deviato da Perin. E’ Mertens che ci prova, dalla sinistra fa una magia, si libera di un avversario e incrocia sul secondo palo, Higuain non riesce a trovare il guizzo giusto per la deviazione, la palla è fuori. Alla fine del primo tempo Gasperini ha già consumato due sostituzioni per infortuni muscolari, escono Munoz e l’ex Dzemaili per Izzo e Ntcham. Ma è difficile passare, perché gli avversari pressano alto e bene, e nelle retrovie concedono pochi spazi.

Nel secondo tempo l’attitudine genoana è meno dispendiosa, d’altronde il primo tempo è stato molto forzato, ma nonostante le imprecisioni in fase di costruzione e di finalizzazione il Napoli arriva alla conclusione in diverse occasioni. Prima Hamsik servito da Mertens, Higuain murato da un difensore. Esce Mertens per problemi muscolari, entra Insigne. Insigne per Callejon sulla destra, lo spagnolo continua nella sua imprecisione nella conclusione, il tiro è teso ma incrocia troppo. Sarri prova a dare più forza all’attacco, esce Callejon ed entra Gabbiadini, scarso il suo impatto sulla partita. Ma la giornata non è fortunata e alcuni uomini non splendono, uno di questi è Hamsik, che servito da Insigne, solo in area colpisce male il pallone, Perin salva. David Lopez entra per Allan, stanchissimo, anche la sua prestazione è stata sotto i sui livelli. Anche Higuain non è in giornata, spesso recuperato, si intestardisce nel portare la palla, sembra stanco, addirittura su un cross dalla destra ostacola in mezzo all’area Insigne, buttando il pallone fuori, Lorenzo avrebbe avuto più facilità nell’insaccare. Dopo l’errore arriva il pericolo maggiore per gli azzurri, che quasi vengono beffati da Pavoletti, che supera Reina, crossa in mezzo, ma la difesa azzurra recupera. Nel finale, prima Gabbiadini calcia una punizione, la palla è deviata dalla barriera, ma Perin salva, e allo scadere, Insigne a giro, ma Perin para ancora. Perin bestia nera. Perotti è spesso incontenibile sulla sinistra, i nostri parano i colpi solo andando in raddoppio.

Napoli fermato da un buon Genoa, ma ci mette del suo con errori in fase realizzativa. E la sfortuna contribuisce a negare agli azzurri il gol. In difesa gli azzurri sono ben messi, Koulibaly è invalicabile, si permette anche dribbling, e bene anche Albiol, rigenerato. In avanti la prova azzurra non convince, sottotono Hamsik e Higuain. La squadra è apparsa stanca nel finale di partita, o comunque non decisa come suo solito. Il passo falso poteva arrivare, ed è arrivato, ma 1 punto è comunque importante per migliorare la striscia positiva azzurra, che non perde dalla prima partita di campionato col Sassuolo. La delusione c’è, perché le 6 vittorie consecutive in campionato erano ad un passo, ma la strada è zeppa di insidie, e questa è stata solo una delle tante, questa volta non è andata come doveva, ma non può andare sempre così.

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