Sampdoria – Napoli 2 – 4, l’impegno doriano non basta per avere la meglio su un Napoli distratto

Soccer: Serie A; Sampdoria-NapoliAl Luigi Ferraris per incontrare la Sampdoria di Montella, reduce da due sconfitte con Juventus e Carpi, il Napoli vuole mantenere il primato e ci riesce, e allunga su un Inter che, dopo le polemiche degli scorsi giorni del suo allenatore, si ferma in casa con il Carpi. E’ il giovane Lasagna che rovina la festa agli uomini di Mancini per l’ennesima vittoria risicata. Il Napoli deve dimostrare di aver dimenticato le tensioni degli scorsi giorni, e di avere la volontà di proseguire lungo la strada del successo, ci riesce, anche se con non poche difficoltà.

La partita è da subito nelle mani del Napoli. Già al quarto Higuain si divora un gol quasi fatto. Ma gli azzurri devono aspettare solo cinque minuti, e ringraziare l’errore avversario. E’ Barreto, che pressato da Hamsik, serve tra i suoi difensori un assist perfetto ad Higuain, che a modo suo, indisturbato, arriva nei pressi di Viviano e segna, 1-0 e il record continua, 21 gol in 21 partite, 1 gol a partita. Il gioco è ad appannaggio del Napoli, la Sampdoria si limita a rilanciare lungo verso i suoi attaccanti. Ma è il Napoli che passa ancora. Fallo in area su Albiol, forse generoso, è ancora Barreto a procurare grattacapi alla sua squadra. Va a calciare Insigne, che la piazza alla destra di Viviano, che pur indovinando il palo, non può nulla sul bel rigore calciato dall’azzurro. Ci prova Callejon, e subito dopo Correa, la palla carambolata è preda di Reina. Il Napoli inzia a calare e si fa dominare nel gioco dagli avversari. Prima Cassano la da alta, e poi dopo un’azione di ripartenza della Sampdoria, arriva il gol di Correa, il Napoli lascia un buco in difesa che consente agli avversari di ritornare in partita. Già in un’altra occasione gli azzurri avevano lasciato degli spazi che avrebbero potuto causare ben più danni.

La fase di appannamento del Napoli continua anche agli inizi della ripresa. Ma è ancora il Napoli, ancora Higuain servito splendidamente da Koulibaly, cerca di superare il portiere, che lo blocca col piede. La partita sembra chiudersi quando Cassani si fa espellere per un doppio giallo, per un fallo evitabile su Insigne. E infatti, arriva anche il terzo gol, un superbo gol di Hamsik, lo slovacco supera due avversari con una serpentina nello stretto, sembra ritornato un giovane Hamsik, che non disdegnava dribbling e azioni in velocità, si allunga col piede e insacca alla sinistra di Viviano. Occasioni ancora per Hamsik e Higuain. Entra Strinic per Ghoulam. Ma, in 10, la Sampdoria gioca, e da calcio d’angolo riesce ad accorciare, colpo di testa di Eder. E’ il turno di Mertens per Insigne. Ancora un errore di Higuain, che supera Viviano ma la scaglia ancora oltre la traversa. E’ questione di minuti per il quarto gol, l’invenzione è di Mertens, salta Carbonero e scaglia un bolide di sinistro a fil di palo. L’ultimo cambio azzurro è quello di El Kaddouri per Callejon.

Finisce sul 2-4, ma gli azzurri hanno sofferto troppi cali di concentrazione a cavallo dei due tempi e consentono agli avversari di rimanere in partita con un uomo in meno. Ma il Napoli dimostra di poter segnare con gli altri suoi giocatori, anche quando Higuain è poco preciso. Nonostante sia ancora mattatore, Higuain sbaglia troppo, in ben tre occasioni si rende artefice di errori importanti. Qualche indecisione per Reina. Bene i centrali, meno bene i terzini. Hysaj soffre Cassano e Eder dal suo lato. L’ennesima partita importante di Hamsik, impreziosita da un gol, e Allan sembra in ripresa. Mertens entra, e ancora da subentrante, dimostra di impattare le partite meglio di chiunque.

Non basta per avere la meglio su un Napoli distratto, e l’Inter si allontana. Gli azzurri si preparano alla prossima al San Paolo, Reina chiede il San Paolo pieno. Questa squadra dimostra ancora una volta di essere un treno che va senza sosta, nonostante gli manchi qualcosa, oggi vince soffrendo, con cali di tensione che devono servire da campanello d’allarme per le partite future. Ma si vince anche non distruggendo l’avversario per tutti i 90 minuti. Questa sera la Juventus affronta in casa la Roma di Spalletti, la partita potrà dirci altro sulla classifica.

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