Empoli – Napoli 2 – 2, come il tonno, “si taglia con un grissino”

Soccer: Serie A; Empoli-NapoliA Empoli, il passato e il presente di Sarri. Una squadra di non tante pretese, ma che gioca bene, e che eredita il calcio del tecnico toscano, automatismi rodati. Giampaolo mette bene in campo i suoi. Il Napoli è ancora in via sperimentale e lo si vede da subito. Nemmeno il tempo di rendersi conto del fischio di inizio che la difesa alta del Napoli lascia andare Saponara, il fuoriclasse (a detta di Sarri), che da solo, inseguito dai nostri, insacca con non troppa difficoltà. Ne avevo parlato, è un movimento del trequartista di Sarri, l’attaccante viene incontro e il trequartista si inserisce nello spazio. A testimonianza dell’anima Sarriana ancora presente in questo Empoli. L’Empoli pressa, ma la qualità in avanti del Napoli non può sparire all’improvviso. Gabbiadini riceve sul lato destro, serve Insigne che dal limite dell’area di rigore scaglia un tiro di interno destro senza pensarci un momento. E’ pareggio. 1 – 1. Magnifico gol di un magnifico Insigne! La difesa alta del Napoli è da crepacuore, e l’Empoli è pericoloso con vari schemi da calcio d’angolo, il Napoli difende sui calci piazzati con tutti gli uomini in area. Ma la difesa del Napoli è come il tonno di una famosa pubblicità, “si taglia con un grissino”. Scambio in area, sembra che Saponara si porti il pallone avanti con un braccio, serve in mezzo per Pucciarelli che segna. Difensori del Napoli molli, morbidi, soffici, teneri, in genere si usa il termini polli, ma qui sono proprio tonni! L’Empoli gioca e il Napoli no. I blu empolesi fanno tutto quello che vogliono. Napoli demoralizzato. Ma arriva qualche accenno di vita, un paio di occasioni di Insigne, migliore in campo per il Napoli. Ottima partita del portiere empolese, Skorupski. Maggio tira al volo, perché? Qualche errore di troppo di Higuain e Reina, se sbagliano pure loro, torniamo a casa, subito! Grande scambio Gabbiadini-Higuain, da campioni, ma nulla di fatto! Saponara è un fuoriclasse, Pucciarelli potrebbe giocare nel Real Madrid, e Valdifiori? Dov’è Valdifiori? A proposito di tonni, un pesce fuor d’acqua. La squadra non va. Probabilmente per raggiungere il livello dello squadrone Empoli i tifosi azzurri dovranno aspettare 10 anni, non solo 3.

Secondo tempo, si intravede un Napoli diverso. A tratti sembra che il Napoli si disponga con un 4-4-2 in fase passiva. Gli azzurri hanno ricevuto la scossa giusta. Il piglio è diverso. Infatti, il pareggio è vicino. Hamsik dalla sinistra serve Gabbiadini che serve in mezzo Allan che si inserisce in area e segna. Pareggio. 2-2. Vai Napoli! Saponara è un fuoriclasse, me ne sto convincendo. Valdifiori? Si fa male, esce, ed entra Jorginho. Che dio ci salvi. Ma un buon Napoli. Esce anche Gabbiadini per Mertens. Maggio non allungarti la palla, e io mi dispero. Entrano Livaja e Paredes. Insigne sembra non poter proseguire, viene sostituito da Callejon. Mertens e Callejon sono larghi, a formare il tridente del 4-3-3. Il Napoli sfrutta la verve di Mertens, che è un indemoniato sulla sinistra. Buon pressing degli azzurri (oggi rossi), e arrivano alcune occasioni, propiziate quasi sempre dalla qualità di Mertens. Entra anche Laurini per l’Empoli. L’Empoli è stanco e il Napoli tenta di raggiungere la rete, nulla di fatto. Vicinissimi al gol allo scadere.

Solo 1 punto al Castellani, meglio della scorsa stagione, ma 2 punti in 3 partite agitano l’ambiente. Momento sempre più buio per Sarri e squadra. Napoli di Sarri in versione Napoli di Benitez, nel bene e nel male. In avanti pronto, dietro leggero, non deciso, troppo soffice, come il tonno, come il burro. Abbiamo anche scoperto che Sarri aveva ragione, il fuoriclasse non gioca nel Napoli, ma con l’Empoli, 10 buoni giocatori e 1 fuoriclasse, il suo nome è Saponara. Me ne sto convincendo. Mettiamo da parte l’ironia, Saponara è un buon giocatore, e i campioni si allenano a Castel Volturno, ma i problemi del Napoli riguardano una fragilità delle fondamenta che non sorreggono il palazzo. Fondamenta di burro.  I dubbi e i tormenti interiori assalgono i tifosi azzurri. Potrebbe essere l’inizio della fine, o un momento buio da superare, e che verrà superato, con lavoro, tanto lavoro? Dubbi e paure. Tra pochi giorni l’esordio in Europa League, e poi la Lazio. Bisogna rialzarsi. Come sempre! Ma Valdifiori?

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